La nascita di VivereLonguelo

L’idea di costituire un’associazione di promozione sociale a Longuelo nasce nel 2014 da parte di un gruppetto di persone che, esercitando da tempo e in vari ambiti forme di cittadinanza attiva, ravvedono in quartiere ottime potenzialità di dare slancio alle potenziali relazioni e promettenti sinergie già esistenti.

La connotazione di Longuelo per molti anni è stata quella di un quartiere tranquillo, per nulla problematico ma anche un po’ dormitorio, dove l’aspetto della socialità non è quasi mai stato un tratto di spicco.

Abbiamo pensato però che in un quartiere non ci si debba spendere soltanto quando si devono risolvere problemi comuni ma anche e soprattutto per migliorare la qualità della normalità per vivere in un territorio in cui sia bello vivere.

 

Fili da tessere e annodare

L’immagine che compare nel logo di VivereLonguelo è quella di Ersilia, una de Le città invisibili di Italo Calvino dove «per stabilire i rapporti che reggono la vita della città, gli abitanti tendono dei fili tra gli spigoli delle case».

Ecco VivereLonguelo nasce quindi con il seguente duplice obbiettivo:

  • Svolgere attività di promozione e utilità sociale
  • Accrescere il senso di appartenenza al territorio di Longuelo.

In che modo? Provando ad INDIVIDUARE criticità, IPOTIZZARE soluzioni,

CERCARE relazioni con chi ha la competenza e la responsabilità per risolverle (Comune in primis) e PROMUOVERE iniziative e incontri per rendere il nostro quartiere più attivo e partecipato.

 

L’atto costitutivo

Il 7 gennaio 2015, ai sensi della Legge 383/2000 viene formalmente costituita l’associazione di promozione sociale denominata VivereLonguelo con l’atto costitutivo firmato da 18 soci fondatori.

L'associazione ha come scopo di svolgere attività di promozione e utilità sociale per promuovere la responsabilità nei modi di abitare e accrescere il senso di appartenenza al territorio di Longuelo.
L'associazione, che ha durata illimitata nel tempo, avrà come principi informatori: assenza di fini di lucro, esclusivo perseguimento di finalità di utilità sociale, democraticità della struttura, elettività, gratuità delle cariche associative, sovranità dell'assemblea, divieto di svolgere attività diverse da quelle istituzionali ad eccezione di quelle economiche marginali.